Mi piace pensare al percorso terapeutico come ad un viaggio.
I nostri modi di essere, i nostri schemi, ci possono togliere il fiato, farci soffocare, tanto da sviluppare sintomi legati ad esempio all’ansia, al panico, alla depressione.
La psicoterapia, come il viaggio, ci può sostenere in questi casi ad andare in luoghi sconosciuti dove poter vedere quelle possibilità fino ad ora sconosciute.
Il mio approccio è quello della terapia della Gestalt.
Una terapia esperienziale in cui, per chiudere con il passato, si lavora sulla situazione relazionale attuale, sulla difficoltà nel qui e ora.
Ho immaginato un servizio dove i frammenti si uniscono, le professionalità si mescolano e i risultati sono qualcosa di più che una somma di esperienze.
L’ho immaginato per creare un nuovo valore di benessere. Un valore costituito da sguardi diversi che mirano tutti alla salute delle persone. Un approccio integrato, dove l’integrità dei professionisti è la base di un servizio condiviso.
Così ho fondato Holonica.